Maurizio Piazza
Merate (LC)


postheadericon L'impatto (anche sugli Enti Locali) del Piano triennale per l'informatica nella Pubblica amministrazione 2017-2019

 

3. GESTIONE DEL CAMBIAMENTO

In conclusione, affrontiamo il tema della "gestione del cambiamento", fondamentale e probabilmente decisivo per la riuscita del progetto.

Il Piano "definisce un modello di governance per l'attuazione … e per il raggiungimento degli obiettivi" e, nello scenario attuale, richiama che "La norma attribuisce ad AgID il ruolo di coordinatore delle attività di progettazione e monitoraggio dell'evoluzione strategica del sistema informativo della Pubblica amministrazione. Tale ruolo è stato rafforzato dall'art.14 del CAD che regola i rapporti tra Stato, Regioni e autonomie".

Ma richiama anche quanto definito nell'articolo 17 dello stesso CAD, secondo il quale ogni amministrazione "affida a un unico ufficio dirigenziale generale, fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un'amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità", specificando che "in sede di decreto correttivo al Codice dell'amministrazione digitale si sta tra l'altro prevedendo che, laddove le dimensioni delle singole amministrazioni non consentano l'identificazione di un ufficio all'interno delle stesse, si possa procedere all'adempimento a tale obbligo in forma consorziata", passaggio richiesto ed atteso proprio dai Comuni e loro aggregazioni.

Nelle linee di azione, è dichiarato che il "modello deve necessariamente tener conto anche della complessità organizzativa della PA dove un procedimento amministrativo e/o un servizio possono essere erogati al cittadino attraverso l'interazione di più soggetti", in cui sono coinvolte:

  • le amministrazioni di livello nazionale quali, ad esempio, Ministeri, Agenzie e Autorità che dettano regole o gestiscono basi di dati nazionali;
  • le amministrazioni e/o enti di livello intermedio e enti strumentali quali, ad esempio, le Regioni, le società in house e altri soggetti aggregatori;
  • le amministrazioni di front office, ossia le PA che erogano i servizi al cittadino e alle imprese quali, ad esempio, le province, i comuni, i tribunali e le ASL.

Indicazioni sulle attività di Gestione del cambiamento

Nel merito della gestione del cambiamento, nel Piano sono fornite le seguenti indicazioni (in grassetto quelli di maggior rilievo per la PA Locale):

DAL 2017

Le amministrazioni provvedono a nominare il Responsabile per la transizione alla modalità operativa digitale e a registrarne i dati sull'Indice delle PA con le modalità indicate da AgID.

Le amministrazioni partecipano e promuovono iniziative di sensibilizzazione, comunicazione, formazione e assistenza sui servizi resi disponibili con le piattaforme abilitanti e i progetti strategici.

Le amministrazioni sono tenute a formare il proprio personale per un utilizzo ottimale dei servizi e ad individuare percorsi specialistici per rafforzare le competenze digitali interne.

Gli attori istituzionali della formazione avviano la progettazione di iniziative volte alla creazione di competenze digitali.

Le amministrazioni progettano, con il supporto di AgID, punti di informazione sui servizi realizzati nell'ambito delle iniziative strategiche e degli ecosistemi sui quali sono coinvolte.

DAL 2018

Le amministrazioni individuate da AgID devono redigere il proprio Piano; le Regioni e le Città metropolitane dovranno fare da aggregatori per le altre amministrazioni sul proprio territorio, secondo le modalità indicate da AgID e con le seguenti tempistiche:

  • entro aprile, le amministrazioni (per categoria o in forma singola secondo quanto definito in precedenza), forniscono ad AgID i dati riferiti alla spesa consolidata dell'anno precedente e la previsione di spesa per il triennio in corso;
     
  • entro dicembre, le amministrazioni redigono il proprio Piano, per categoria o in forma singola secondo quanto definito in precedenza, per il triennio successivo.